Oculus Quest 2, Visore VR all-in-one

Negli ultimi mesi avrai sentito nominare centinaia di volte la parola Metaverso, a questa si legano naturalmente anche i concetti di realtà aumentata e visori VR.

In tale ottica sembra incastrarsi perfettamente l’Oculus Quest 2, Visore VR all-in-one che si posiziona tra le soluzioni migliori se vuoi avvicinarti a questo settore e videogiocare incrementandone l’immersività.

Magari non sai cos’è l’Oculus Quest 2 e quali possano essere le sue potenzialità, nei paragrafi a seguire ti esporrò le considerazioni dopo averlo provato per qualche mese.

Che cos’è e a cosa serve l’Oculus Quest 2, Visore VR all-in-one

Prima di entrare a gamba tesa nelle caratteristiche tecniche e negli utilizzi pratici che puoi ottenere scegliendo l’Oculus Quest 2 è fondamentale darne una definizione.

Da un punto di vista tecnico l’Oculus Quest 2 non è altro che un visore con cui puoi usufruire di contenuti in realtà virtuale. Grazie alla progettazione evolutasi negli anni potrai non solo videogiocare con giochi pensati per la VR, ma hai la possibilità di guardare film come se stessi all’interno del cinema, oppure configurare una postazione virtuale dove implementare le task per la tua attività lavorativa.

A queste due eccellenti funzionalità puoi aggiungere la visualizzazione di video e foto a 360° e partecipare ai diversi servizi proposti nel Metaverso.

Puoi quindi, considerare l’Oculus Quest 2 come un dispositivo che migliora tutte le funzionalità dell’Oculus Quest 1, e ti garantisce l’opportunità di entrare in un mondo virtuale abbandonando completamente cavi e accessori superflui per interagire con ciò che vedrai a schermo.

Ti sarai sicuramente chiesto quale sia lo scopo e a cosa serva concretamente l’Oculus Quest 2 vero? Dare una risposta diretta a tale domanda è impossibile, questa tipologia di dispositivo ti può regalare talmente tante esperienze che è difficile non trovare una motivazione per acquistarlo.

Devi sapere però che l’hardware inserito all’interno del visore è stato progettato per garantire, ai software installati, la migliorare esperienza quotidiana nel mondo digitale.

Il parco applicazioni dedicato all’Oculus Quest 2 è veramente molto ampio e potrai divertirti o lavorare in un ambiente digitale personalizzato.

Io personalmente ho provato il dispositivo in questi applicativi: visualizzazione di video brevi e film, serie Tv, videogiochi, concerti e applicazioni votate al lavoro. Sebbene spesso si esageri nel dichiarare che tutte le applicazioni per l’Oculus Quest 2 siano perfette, in realtà per i miei gusti ho ritenuto alcune più rilevanti di altre.

Se non hai mai avuto nessun approccio a questa tipologia di prodotto è importante provarlo per capire quali siano le attività più indicate per le tue esigenze.

Caratteristiche principali

Un dispositivo così complesso come il Quest 2 merita un’analisi più approfondita delle caratteristiche. Nello specifico ho indagato su sei aspetti fondamentali: ergonomia, lenti, hardware, autonomia, audio e social network.

Ergonomia

Se hai già acquistato un Oculus Quest 1, la prima differenza che riscontrerai è nella colorazione, la nuova versione presenta un bianco più opaco che ti consentirà di intravedere meno impronte sulla scocca.

Anche il materiale del rivestimento interno ed esterno è stato cambiato, in questo caso troverai una copertura in ABS leggermente più morbida e confortevole.

La comodità migliora nel Quest 2 anche grazie a un peso ridotto fino a 503 grammi, inficiando anche sulle dimensioni che si attestano su 191.5×102 millimetri, contro i 193×105 millimetri della versione precedente.

Interessante è l’imbracatura, che sebbene sia composta da bande elastiche, ti risulterà più scomoda rispetto al Quest 1, ma in commercio esistono un’infinità di cinturini per migliorare l’ergonomia sulla testa. Come puoi immaginare è presente un jack audio direttamente sulla scocca esterna del visore per consentirti di avere un audio eccezionale sia nelle interazioni con altri utenti che nella fruizione di contenuti multimediali.

Uno dei punti forti dell’Oculus Quest 2 è sicuramente la presenza di due controller precisi e reattivi, che benché siano più grandi di quelli precedenti ti daranno una maggiore affidabilità e sensazione di controllo durante le interazioni a schermo.

Qualità delle lenti

Oltre a una buona ergonomia, che sottolineano essere inferiore a quella del modello precedente, ma con un peso, comunque, più piacevole sulla testa; è interessante dare uno sguardo alla qualità delle lenti.

Rispetto al Quest 1, nella prova dopo tante ore di utilizzo con la nuova versione, ho riscontrato un minor affaticamento degli occhi e una qualità complessiva migliore.

Le lenti installate sull’Oculus Quest 2 sono di tipo Fresnel e tecnicamente sono identiche a quelle del Quest 1. Il minor affaticamento degli occhi è dovuto principalmente al fatto che è stata cambiata la distanza interpupillare.

L’Oculus Quest 2 dispone, infatti, di una regolazione a tre posizioni (58, 63, 68 mm), anche se il FOV è rimasto identico a 90°. Sebbene possa sembrarti un particolare da poco, la possibilità di modificare la distanza è essenziale durante l’utilizzo del prodotto, ciò preserverà anche la tua vista nel tempo.

Nello specifico, lo schermo che troverai installato nell’Oculus Quest 2 è un Fast-switch LCD con risoluzione massima 1832×1920 pixel a 72 Hz per ogni occhio. Il miglioramento rispetto alla risoluzione 1440×1600 del primo modello è evidente e ti garantirà ancora tanti anni di utilizzo senza perdere di qualità.

Punto forte di questo nuovo modello è da ricercare nella resa dei colori, veramente ottima, e nella densità di pixel. Quest 2 incrementa del 50% i pixel rispetto al Quest 1 e la nitidezza delle immagini in alta risoluzione è completamente di un altro pianeta.

Lo schermo, sebbene abbia una frequenza di base di 72 Hz, viene aggiornato automaticamente a 90 Hz garantendo un’eccellente fluidità e limitando al minimo il motion sickness.

Comparto hardware

Gran parte della potenza computazionale dell’Oculus Quest 2 è data dal processore Qualcomm Snapdragon XR2, realizzato proprio per il settore della realtà virtuale e ottimizzato per ottenerne il massimo risultato possibile.

Per darti un riscontro con i processori per smartphone puoi paragonarlo a uno Snapdragon 865, leggermente potenziato per funzionare sui visori di realtà virtuale.

Oltre alla CPU, sono presenti 6 GB di memoria RAM, 64 GB di memoria ROM nel modello base e 256 GB in quello topo di gamma.

Per quanto le specifiche tecniche possano essere rilevanti ho indagato più nel dettaglio su quelli che sono i sistemi di tracking. Devi sapere che un ottimo visore si distingue per il numero di gradi di libertà e soprattutto da come li gestisce all’interno di un ambiente reale.

Oculus Quest 2 presenta un tracking basato su Oculus Insight, tecnologia che gestisce 6 gradi di libertà di tracciamento della testa e della mano. Ti posso dire che la sensazione di libertà è veramente eccellente e rispetto al modello precedente avrai la sensazione di un maggior controllo delle attività su schermo, siano esse collegate ai videogiochi oppure a software pensati per l’intrattenimento.

Altre componenti hardware di ottimo livello, che distanziano ulteriormente il Quest 2 dal vecchio modello, sono la presenza del jack audio 3.5 posizionato direttamente sul visore, e un 3D positional speaker che ti garantisce un’immersività quasi unica per un prodotto di questa tipologia.

Autonomia

Discorso sempre più complicato per i visori virtuali è la durata della batteria, l’Oculus Quest 2 essendo un dispositivo all-in-one con batteria interna è soggetto a un periodo di tempo limitato se non lo colleghi all’alimentazione esterna.

Da un punto di vista prettamente numerico, i valori di tempo dell’Oculus Quest 2 si attestato sulla stessa linea del primo modello: 150 minuti di utilizzo continuo.

Ti anticipo che è quasi impossibile utilizzarlo mentre è in carica poiché il cavo fornito in dotazione è estremamente corto, ciò non ti permetterà di collegarlo direttamente se sei in piedi o distante dalla presa di corrente. Puoi però utilizzare tantissimi accessori supplementari che fungono da piccoli powerbank durante l’utilizzo del dispositivo.

Non ho riscontrato differenze nel drenaggio della batteria durante l’utilizzo di applicazioni votate al gaming o alla visualizzazione di film e serie Tv, il dispositivo ha una scarica costante e non scalda anche sotto stress intenso.

Se il tuo scopo è quello di utilizzarlo per più di tre ore potresti aver bisogno di una ricarica aggiuntiva, io difficilmente riesco a tenere sulla testa il visore per così tanto tempo.

Audio posizionale

Discorso a parte merita l’audio posizionale, la prima volta che ho indossato l’Oculus Quest 2 mi è sembrato di essere su un altro pianeta. Sebbene abbia un’ampia esperienza di visori per la realtà virtuale, l’audio posizionale del Quest 2 mi ha notevolmente stupito poiché è gestito in modo ottimale dal software proprietario.

I rumori, i suoni e la musica verranno proiettati verso le tue orecchie a seconda della direzione da cui sono partiti. Se toccherai un pannello in plastica o in metallo sentirai il suono precisamente nel punto in cui hai effettuato l’interazione, garantendoti un’immersività senza pari rispetto ad altri visori VR.

L’algoritmo progettato per gestire al meglio l’audio posizionale ha la funzione di posizionare i pacchetti di suoni all’interno di una sfera virtuale a 360°, spostando la testa ti sembrerà di sentire il suono allontanarsi o avvicinarsi a seconda della scena visualizzata.

Social network e Metaverso

Ho voluto sperimentare il Quest 2 anche in quello che potrebbe essere il prossimo futuro, cioè il Metaverso e i social network. Sebbene le applicazioni siano ancora acerbe per garantirti la massima immersività, il software e l’hardware dell’Oculus Quest 2 sono già pronte per accogliere questa tecnologia.

Se hai il desiderio di avvicinarti a questa tipologia di interazione digitale, l’Oculus Quest 2 è la soluzione ideale. Ti ricordo che per utilizzare Oculus Quest 2 devi necessariamente possedere un profilo Facebook.

Conclusioni e considerazioni finali

Nei tanti giorni in cui ho provato l’Oculus Quest 2 ho potuto valutare i pro e i contro di questo dispositivo per la realtà virtuale. Potrei sintetizzare i vantaggi in: uno schermo di qualità, una potenza hardware di livello, un ecosistema reattivo e una risoluzione video eccellente.

Mentre i punti deboli che mi hanno fatto storcere il naso sono il cavo di ricarica molto corto e soprattutto un’imbracatura meno confortevole di quella dell’Oculus Quest 1; ma come puoi immaginare in quest’ultimo caso è una percezione personale.